Autorizzazione in via generale alle emissioni in atmosfera per attività in deroga

Descrizione

Autorizzazione in via generale alle emissioni in atmosfera per attività in deroga

L'autorizzazione in via generale alle emissioni in atmosfera è riferito alle emissioni prodotte dagli impianti e dalle attività definiti dal Decreto legislativo 03/04/2006 n. 152, art. 272, com. 2 e com. 3 ed elencati alla Parte II dell'Allegato IV alla Parte V del medesimo decreto.

Chi vuole ottenere l'autorizzazione in via generale alle emissioni in atmosfera deve presentare domanda come previsto dal  Decreto legislativo 03/04/2006 n. 152, art. 272, com. 2 e com. 3.

La documentazione necessaria deve essere trasmessa al SUAP come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 13/03/2013, n. 59. Sarà il SUAP a trasmettere la documentazione all'autorità competente e ai soggetti competenti.

Una volta ottenuta l'autorizzazione, per l'avvio dell'operatività dell'impianto il gestore deve gestire, in coordinamento con gli enti preposti al controllo, due fasi la messa in esercizio e la messa a regime.

Approfondimenti

L'elenco delle attività è definito dalla Provincia di Macerata con deliberazione del Commissario prefettizio n. 109 del 29/03/2011:

  1. Riparazione e verniciatura di carrozzerie di autoveicoli, mezzi e macchine agricole con utilizzo di impianti a ciclo aperto e utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso giornaliero massimo complessivo non superiore a 20 kg
  2. Tipografia, litografia, serigrafia, con utilizzo di prodotti per la stampa (inchiostri, vernici e similari) giornaliero massimo complessivo non superiore a 30 kg
  3. Produzione di articoli in gomma e prodotti delle materie plastiche con utilizzo giornaliero massimo complessivo di materie prime non superiore a 500 kg
  4. Produzione di mobili, oggetti, imballaggi, prodotti semifiniti in materiale a base di legno con utilizzo giornaliero massimo complessivo di materie prime non superiore a 2000 kg
  5. Verniciatura, laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 50 kg/giorno
  6. Rivestimento di superfici in materiali differenti dal legno, con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 50 kg/giorno
  7. Panificazione, pasticceria e affini con consumo di farina superiore a 300 kg/giorno e pari o inferiore a 1500 kg/giorno
  8. Torrefazione di caffè ed altri prodotti tostati con produzione non superiore a 450 kg/giorno. 
  9. Produzione di mastici, pitture, vernici, cere, inchiostri e affini con produzione complessiva non superiore a 500 kg/h. 
  10. Sgrassaggio superficiale dei metalli e/o di altri materiali con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/giorno. 
  11. Laboratori orafi con fusione di metalli con meno di venticinque addetti. 
  12. Anodizzazione, galvanotecnica, fosfatazione di superfici metalliche con consumo di prodotti chimici non superiore a 10 kg/giorno. 
  13. Utilizzazione di mastici e colle con consumo complessivo di sostanze collanti non superiore a 100 kg/giorno. 
  14. Produzione di sapone e detergenti sintetici prodotti per l’igiene e la profumeria con utilizzo di materie prime non superiori a 200 kg/giorno. 
  15. Tempra ed altri trattamenti termici dei di metalli. 
  16. Produzione di oggetti artistici in ceramica, terracotta o vetro in forni in muffola discontinua con utilizzo nel ciclo produttivo di smalti, colori e affini non superiore a 50 kg/giorno. 
  17. Trasformazione e conservazione, esclusa la surgelazione, di frutta, ortaggi, funghi con produzione superiore a 350 kg/giorno e pari o inferiore a 1000 kg/giorno. 
  18. Trasformazione e conservazione, esclusa la surgelazione, di carne con produzione superiore a 350 kg/giorno e pari o inferiore a 1000 kg/giorno. 
  19. Molitura di cereali con produzione superiore a 500 kg/giorno e pari o inferiore a 1500 kg/giorno.
  20. Lavorazione e conservazione, esclusa la surgelazione, di pesce ed altri prodotti alimentari marini con produzione superiore a 350 kg/giorno e pari o inferiore 1000 kg/giorno. 
  21. Prodotti in calcestruzzo e gesso in quantità non superiore a 1500 kg/giorno. 
  22. Pressofusione con utilizzo di metalli e leghe in quantità non superiore a 100 kg/giorno. 
  23.  Lavorazioni manifatturiere alimentari con utilizzo di materie prime superiore a 350 kg/giorno e pari o inferiore a 1000 kg/giorno. 
  24. Lavorazioni conciarie con utilizzo di prodotti vernicianti pronti all’uso giornaliero massimo non superiore a 50 kg. 
  25. Fonderie di metalli con produzione di oggetti metallici giornaliero massimo non superiore a 100 kg. 
  26. Produzione di ceramiche artistiche esclusa la decoratura con utilizzo di materia prima giornaliero massimo non superiore a 3000 kg. 
  27. Produzione di carta, cartone e similari con utilizzo di materie prime giornaliero massimo non superiore a 4000 kg. 
  28. Saldatura di oggetti e superfici metalliche.
  29. Trasformazioni lattiero-casearie con produzione giornaliera superiore a 350 kg/giorno e pari o inferiore 1000 kg/giorno.
  30. Taglio e deformazione plastica di metalli. 
  31. Elettroerosione. 
  32. Lavorazioni meccaniche in genere effettuate su metalli o leghe metalliche con consumo complessivo di olio (come tale o come frazione oleosa delle emulsioni) uguale o superiore a 500 kg/anno. 
  33. Attività del settore calzaturiero e pellettiero. 
  34. Attività di distillazione. 
  35. Attività di estrazione di materiali inerti. 
  36. Attività di lavorazione di materiali inerti con capacità massima complessiva di trattamento non superiore a 200000 tonnellate all’anno. 
  37. Produzione di prodotti in vetroresina con utilizzo giornaliero massimo complessivo di resina pronta all’uso non superiore a 200 kg. 
  38. Impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso. 
  39. Attività di produzione di calore con impianti termici civili che utilizzano combustibili solidi, liquidi o gassosi. 
  40. Attività di produzione di calore con impianti termici inseriti in un ciclo produttivo che utilizzano combustibili solidi, liquidi o gassosi. 
  41. Lavorazione della pietra con utilizzo complessivo di materie prime inferiore a 300 tonnellate all’anno. 
  42. Lavorazioni meccaniche delle materie plastiche.

Nel corso del 2024 scadranno le autorizzazioni la cui domanda è stata presentata nel 2009.

La domanda di rinnovo deve essere presentata almeno 45 giorni prima del termine di validità dell’autorizzazione.

Al fine di determinare le tempistiche per la presentazione della domanda di rinnovo si precisa che:

  • i 15 anni di durata dell’autorizzazione decorrono dalla data di presentazione domanda di adesione
  • non hanno effetto su tale termine le domande di adesione relative alle modifiche dello stabilimento.

Nel caso in cui contestualmente al rinnovo dell’autorizzazione in deroga il gestore intenda comunicare una modifica, dovrà:

  • presentare domanda di rinnovo dell’adesione
  • esplicitare la modifica nell’ambito della relazione tecnica che prevede una “descrizione dell’attività” o con ulteriore specifica documentazione da allegare alla domanda di adesione.

Al termine del periodo di validità dell’autorizzazione, in assenza del rinnovo della domanda di adesione, lo stabilimento si considererà in esercizio senza autorizzazione.

In presenza di due o più domande di adesione presentate in tempi differenti, è facoltà del gestore procedere al rinnovo di tutte le domande in occasione della prima scadenza, riunificando pertanto i diversi termini.